I clienti riceveranno documenti commerciali senza valore fiscale, ma utili comunque come garanzia del bene o del servizio pagato, magari per un cambio della merce acquistata
Gli interessati, i commercianti al dettaglio e coloro che svolgono attività assimilate (artigiani, ristoratori, eccetera) devono, pertanto, farsi trovare pronti alle inedite modalità di emissione e registrazione dei corrispettivi, adeguando le proprie “strumentazioni”.
Naturalmente, nulla cambia per il cliente (il consumatore finale) che, da domani, riceverà un documento commerciale senza valore fiscale, ma utile comunque come garanzia del bene o del servizio pagato, magari per un cambio della merce acquistata.
Ricordiamo, inoltre, che esistono alcune categorie di operazioni commerciali non coinvolte nell’obbligo, che poi sono tutte quelle già esonerate dal Dm 10 maggio 2019 (corse dei taxi, vendite di giornali, eccetera).
Sia sul sito delle Entrate che su Fiscooggi è online una pratica guida all’inedito adempimento. Per chi vuole saperne di più, poi, sulla rivista telematica dell’Agenzia sono pubblicati vari articoli sull’argomento, tra i quali “Memorizzazione e trasmissione dati, in rete due provvedimenti ad hoc” e “Lotteria degli scontrini: le regole per la partenza” e un simpatico tutorial “Grazie scontrino: lo spot con le novità sullo scontrino elettronico”.