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Approvata la Riforma dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente

legislazioneIl Consiglio dei Ministri del 3 dicembre scorso ha approvato la Riforma dell’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

Per valutare in modo completo la condizione economica delle famiglie, con l’ISEE riformato saranno incrociate le diverse Banche Dati fiscali e contributive, ridotte le aree dell’autodichiarazione, saranno integrati dati e prestazioni a livello nazionale e locale. Inoltre, la riforma prevede non solo una definizione più ampia del reddito ed un maggior peso della situazione patrimoniale, ma anche una forte attenzione alle famiglie più numerose e alle diverse condizioni di disabilità.

Ecco le principali novità della riforma:

  • vengono considerate tutte le forme di reddito, comprese quelle fiscalmente esenti;
  • migliora la capacità selettiva dando un peso più adeguato alla componente patrimoniale;
  • considera le caratteristiche dei nuclei con carichi gravosi, come le famiglie con 3 o più figli e quelle con persone con disabilità;
  • consente una differenziazione dell’indicatore in riferimento al tipo di prestazione richiesta;
  • riduce l’area dell’autocertificazione, consentendo di rafforzare i controlli per ridurre le situazioni di accesso indebito alle prestazioni agevolate.

Inoltre:

  • è introdotta la possibilità di calcolare l’ISEE “corrente” in caso di variazioni del reddito corrente superiori al 25 %;
  • vengono sottratti dalla nozione di reddito gli assegni di mantenimento, i redditi da lavoro dipendente (quota del 20% fino a un massimo di 3.000 euro), pensioni (quota del 20% fino a 1.000 euro), costo dell’abitazione (da 5.165 a 7.000 euro all’anno) e le spese effettuate da persone con disabilità o non autosufficienti;
  • Vengono aumentate le franchigie per ogni figlio successivo al secondo (500 euro per la deduzione dell’affitto, 2.500 euro per la deduzione sulla prima casa, 1.000 euro per il patrimonio immobiliare).

imagesCA64W1R9La Riforma ISEE

Fonte: www.governo.it

Il calendario delle scadenze da oggi fino al 16 gennaio


TAXNEWS1 (2)Acconto Irpef
– Oggi, 2 dicembre, c’è da saldare al 100% l’imposta sul reddito delle persone fisiche 100 per cento. In sostanza chi ha pagato la prima parte dell’Irpef la scorsa estate (39,4%) ora dovrà versare il restante 60,4 per cento. L’acconto di dicembre, inoltre, spetta a coloro che hanno indicato nella dichiarazione dei redditi del 2012 un’imposta a debito superiore a 51,65 euro.

Cedolare sugli affitti – Questo lunedì interesserà anche le persone che hanno affittato case con la cedolare secca. L’aliquota dell’acconto è del 95 per cento. Se il contribuente prevede una minore imposta da dichiarare nella successiva dichiarazione può valutare l’adozione del metodo di calcolo previsionale degli acconti invece di quello storico. “È il caso, per esempio, di coloro che hanno locato immobili con contratti a canone concordato. Il Dl 102/2013 ha fortemente ridotto, infatti, l’aliquota dell’imposizione sostitutiva su questa tipologia di contratti, riducendola dal 19% al 15% con effetto dal periodo d’imposta 2013. Resta invariata al 21%, invece, la cedolare secca applicabile ai contratti di locazione a canone libero”, precisa in un altro pezzo specifico lo stesso Sole 24 Ore.

Acconto Irap – La scadenza del 2 dicembre riguarda anche per società di persone e persone fisiche gli che devono pagare l’acconto Irap con aliquota al 100%, quindi al 60,4% per chi ha già saldato la prima tranche estiva.

Acconto per i minimi – Questa tasse è da saldare per tutte quelle attività imprenditoriali e professionali che beneficiano del regime agevolato con tasse al 5% e che non devono pagare Irap e Iva. La scadenza è sempre oggi, lunedì 2 dicembre. Il quotidiano economico specifica che se il contribuente minimo possiede anche altri redditi ordinariamente assoggettabili a Irpef dovrà provvedere a due distinti versamenti: uno per la sostitutiva e uno per la tassazione Irpef.

Ivie e Ivafe sui capitali all’estero – L’imposta sugli immobili all’estero e l’imposta sulle attività finanziarie all’estero è da pagare entro oggi.

Maxi-acconti Ires e Irap per le società – Dalla prossima settimana, il 10 dicembre, le società di capitali (Spa e Srl) dovranno corrispondere il pagamento dell’acconto Ires (l’imposta sui redditi societari) e Irap. L’aliquota sarà al 102,5%, quindi chi ha versato il primo acconto la scorsa estate pagando il 40% ora dovrà versare il 62,5 per cento. Per l’anno prossimo gli acconti saranno maggiorati, ma al 101,5 per cento.

Maxi-acconti Ires e Irap per le banche entro il 10 dicembre – Con la pubblicazione del D.L. 30 novembre 2013 n.133, tutti gli intermediari finanziari di cui al D.L. 27 gennaio 1992 n.87, sono obbligati a versare gli acconti Ires-Irap nella misura del 130%. L’aggiornamento delle aliquote per gli acconti non modifica la possibilità di adottare come metodo di calcolo il metodo previsionale, si potrà così versare il 130% non dell’imposta storica ma di quella che si prevede di liquidare nel modello Unico 2014. Le disposizioni, così definite, si applicano anche a tutti i Confidi, sia essi vigilati che non vigilati.

Saldo Imu su seconde case e capannoni – Il calendario delle scadenze prosegue il 16 dicembre 2013 con l’IMU sulla seconda casa e gli immobili strumentali e le abitazioni considerate di lusso. I Comuni hanno tempo fino al 9 dicembre per fissare le nuove aliquote, quindi per il calcolo, come ampiamente lamentato dai CAF, i tempi saranno piuttosto stretti.

Acconto Iva – La scadenza per il pagamento dell’acconto sull’imposta sul valore aggiunto è il 27 dicembre.

Mini-Imu – Il Governo ha cancellato la seconda rata dell’Imposta sulla casa, ma nei Comuni che hanno deliberato un aumento delle aliquote oltre quella ordinaria del 4 per mille la metà dell’extragettito dovrà essere comunque garantito. Secondo, la Cgia di Mestre proprietari di prima casa di questi Comuni saranno chiamati a versare entro il 16 gennaio dell’anno prossimo una cifra massimo oscillante tra i 71 e i 104 euro.

REDDITOMETRO: I RISPARMI POSSONO FAR DECADERE L’ACCERTAMENTO

accertamentoIl redditometro, strumento su cui l’Amministrazione finanziaria punterà molto per i prossimi accertamenti, dopo le recenti bocciature della giurisprudenza del merito incappa una dura sconfitta anche davanti alla Corte di Cassazione.
Per i giudici di legittimità è da ritenersi illegittimo l’accertamento sintetico effettuato nei confronti di un contribuente, se questo riesce a dimostrare che il suo alto tenore di vita è la conseguenza di risparmi accumulati negli anni.
In particolare, la Corte di Cassazione, con la Sentenza 25.9.2013, n. 21994, ha accolto il ricorso di due coniugi che si erano visti notificare un accertamento induttivo da parte dell’Agenzia delle Entrate, basato principalmente sull’alto tenore di vita tenuto, che in realtà era la conseguenza di risparmi di anni precedenti dei due contribuenti accertati.

Fonte “La Settimana fiscale” del 29.11.2013

Equitalia: al via la rateazione in 120 rate

legislazioneCon la firma del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze sono state definite le modalità di richiesta dei piani di rateazioni straordinari in 120 rate (10 anni). In particolare, le nuove disposizioni consentono di chiedere una dilazione fino a un massimo di 120 rate mensili nei casi in cui il cittadino si trovi, per ragioni che non dipendono dalla propria responsabilità, in una grave e comprovata situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica. Possono usufruire di tale beneficio i contribuenti non in grado di pagare il debito secondo la rateazione ordinaria (72 rate mensili) e che, invece, possono sostenere un piano di dilazione più lungo.

Leggi il decreto

 

Pagamenti tracciabili in stand-by

FISCODal prossimo 1°gennaio i professionisti hanno l’obbligo di dotarsi del Pos per consentire ai propri clienti di pagare la parcella con la moneta elettronica. I medici, in realtà, già si sono mossi in questa direzione. Coloro che svolgono attività intramoenia, in convenzione con il servizio nazionale, dallo scorso 30 aprile si sono dovuti dotare di Pos. Il decreto legge n. 179/2012 che ha introdotto questa novità riguarda tutti i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali. Ma, a meno di due mesi dalla scadenza manca ancora il decreto dello Sviluppo economico che deve disciplinare gli eventuali importi minimi, le modalità e i termini di attuazione della disposizione.

Fonte: Il Sole 24Ore

Spesometro 2012: canale Entratel aperto fino al 31/01/2014

Nuovo calendario per gli operatori finanziari tenuti a comunicare i dati delle operazioni rilevanti ai fini Iva, di importo non inferiore a 3.600 euro, relative al periodo 6 luglio – 31 dicembre 2011, in cui l’acquirente è un consumatore finale che ha pagato con moneta elettronica. Gli interessati potranno effettuare il primo invio entro il 31 gennaio 2014.
A stabilire la proroga un provvedimento del direttore dell’Agenzia predisposto, da un lato, in considerazione del fatto che il canale telematico Entratel, nei prossimi giorni, sarà interessato dal transito di molteplici flussi relativi anche ad altri adempimenti, e, dall’altro, per consentire agli obbligati di mettere a punto il software necessario all’invio dei dati “in funzione della nuova struttura delle informazioni”.
Per quanto riguarda, invece, le comunicazioni delle operazioni rilevanti ai fini Iva relative al 2012, le scadenze restano invariate (12 e 21 novembre) ma il tempo a disposizione si allunga. Entratel e Fisconline, infatti, saranno pronti ad accoglierle fino al 31 gennaio prossimo. Stesso prolungamento temporale anche per Sid (sistema interscambio dati), il canale dedicato alla ricezione delle informazioni riguardanti i dati dei saldi e delle movimentazioni dei rapporti finanziari.
Fonte: Agenzia delle Entrate

Bonus mobili ed elettrodomestici

YouTube
È disponibile sul canale YouTube dell’Agenzia delle Entrate un nuovo video, che spiega come e quando poter richiedere, nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o Unico persone fisiche), la detrazione delle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo di un immobile ristrutturato. L’agevolazione, che viene calcolata su un importo massimo di 10mila euro, va ripartita in dieci anni ed è pari al 50% delle spese effettuate dal 6 giugno al 31 dicembre 2013.

 

Fonte: FiscoOggi

EQUITALIA: rateazioni in 10 anni

legislazioneQuesta la principale novità prevista dal regolamento attuativo del decreto ‘Fare’.

Il provvedimento prevede la possibilità di rateizzare le pendenze con il Fisco con quattro piani di rientro che potranno essere accordati da Equitalia ai contribuenti in crisi e cioè:

  1. Piano di rateazione ordinario con una durata massima di 72 rate
  2. Piano di rateazione in proroga ordinario da 72 rate
  3. Piano straordinario con una durata massima di 120 rate
  4. Piano di rateazione in proroga da chiudere sempre in un massimo di 10 anni.

I piani sono alternativi tra loro, tanto che se Equitalia non dovesse accogliere la dilazione straordinaria in 120 rate non è preclusa al cittadino o all’impresa la possibilità di chiedere e ottenere un piano di rateazione ordinario, anche in proroga. Il piano straordinario di pagamento in 120 rate potrà essere concesso quando ricorrono due condizioni: quella di accertata impossibilità per il debitore di eseguire il pagamento del credito tributario seguendo un piano ordinario e quella di solvibilità dello stesso debitore che dovrà essere valutata in relazione al piano di rate concesse. In questo senso il regolamento prevede che l’impossibilità a rispettare il piano di pagamento scatta se l’importo della rata è pari o superiore al 20 per cento del reddito mensile del nucleo familiare determinato sulla base della situazione reddituale (Isr) che emerge dalla certificazione Isee.

Fonte Il Sole 24Ore

Spesometro: pubblicato il modello di comunicazione polivalente

È disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate il modello di comunicazione polivalente, con le relative istruzioni e le specifiche tecniche. La versione definitiva, come previsto dal provvedimento del 2 agosto, è stata aggiornata recependo le osservazioni delle associazioni di categoria e degli operatori economici (vedi articolo “Spesometro, più semplice comunicare i dati rilevanti” del 2 agosto 2013) .

Operazioni rilevanti ai fini Iva (articolo 21, Dl 78/2010)
A partire dall’1 gennaio 2012, relativamente alle operazioni per le quali sussiste l’obbligo di emissione della fattura, occorre comunicare per ciascun cliente e fornitore, tutte le operazioni effettuate, indipendentemente dall’importo.
Solo per quelle, per cui non sussiste l’obbligo di emissione della fattura, invece, la comunicazione è dovuta per operazioni di importo non inferiore a 3.600 euro, Iva compresa.

In sede di prima applicazione delle disposizioni, per le operazioni relative agli anni 2012 e 2013, è consentita la comunicazione delle operazioni attive per le quali viene emessa fattura di importo unitario pari o superiore a 3.600 euro al lordo dell’Iva.
Con decorrenza 2014, invece, dovranno essere comunicate senza limiti di importo.
Per le operazioni per le quali non viene emessa fattura (business to consumer) rimane ferma la trasmissione delle singole operazioni con valore a partire dai 3.600 euro lordi.
Allo scopo di semplificare gli adempimenti, le informazioni da comunicare, oltre al codice fiscale, sono quelle indispensabili per l’individuazione dei soggetti e delle operazioni.

Esclusioni oggettive e soggettive
Sono escluse dall’obbligo della comunicazione delle operazioni rilevanti ai fini Iva tutte quelle che sono già monitorate dall’Amministrazione finanziaria, in ottemperanza dell’articolo 6 dello Statuto del contribuente. così come quelle che sono state già trasmesse all’Anagrafe tributaria.
Inoltre, sono escluse le importazioni e le esportazioni di cui all’articolo 8, comma 1, lettere a) e b) del Dpr 633/1972. Le operazioni relative a cessioni di beni e prestazioni di servizi, effettuate o ricevute, registrate o soggette a registrazione, riguardanti operatori economici aventi sede, domicilio o residenza nei Paese della black list devono essere indicate in separata sezione del modello.
Mentre gli acquisti da operatori della Repubblica di San Marino vanno indicati nell’apposito quadro “SE”.

Con riguardo alle esclusioni soggettive, sono esonerati dalla comunicazione i contribuenti che si avvalgono del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità, nonché Sato, regioni, province, comuni e altri organismi di diritto pubblico nell’ambito delle loro attività istituzionali.

Modalità e termini di presentazione della dichiarazione
La comunicazione è presentata con riferimento all’anno solare. Per le operazioni effettuate con controparti residenti in Paesi della black list, è necessario indicare anche il mese o il trimestre. Per
gli acquisti effettuati nei confronti di operatori economici residenti nella Repubblica di San Marino, è necessario indicare il mese.

Il modello deve essere presentato esclusivamente in via telematica, direttamente dal contribuente o tramite intermediari abilitati.

Per le comunicazioni relative al 2012, i contribuenti che effettuano la liquidazione Iva mensile dovranno provvedere all’invio, tramite i servizi telematici Entratel o Fisconline, entro il 12 novembre 2013, i “trimestrali” entro il 21 novembre 2013.
A regime, invece, le scadenze sono rispettivamente il 10 e il 20 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento.
Qualora il termine di presentazione della comunicazione scada di sabato o in giorni festivi, lo stesso è prorogato al primo giorno feriale successivo.

Fonte FiscoOggi